giovedì 24 dicembre 2015

AUGURI ALPIGNANO


Non dimenticate l'incontro del 22 GENNAIO 2016 alle ore 21 all'Opificio Cruto, per incontrare tutti noi e il nostro candidato Sindaco.
SAVE THE DATE

domenica 13 dicembre 2015

L'APPRODO SICURO

Questa settimana, come avrete visto, è uscito sui giornali il nome del nostro candidato sindaco.
Si tratta di Roberto Salvaia, molto noto agli alpignanesi storici, ma figura nuova come rappresentante politico. Si candida come futuro sindaco “a tempo pieno”, per portare all'interno della macchina comunale la sua lunga esperienza amministrativa e professionale, come responsabile del settore Finanze del Comune di Pinerolo. Figura che da più parti è stata invocata come una vera urgenza.

Dato che già da tempo tutte le forze politiche alpignanesi si stiano avvitando sulla consolidata prassi della configurazione dei vari sistemi di alleanze, noi vogliamo riferirvi che da questo punto di vista almeno noi siamo tranquilli: il nostro è e resta un progetto politico civico indipendente e pluralista.
Possiamo pubblicamente affermare che sembra esserci un notevole interesse intorno al nostro gruppo politico, tanto da costituire una sorta di approdo sicuro per chiunque: pare siano tutti convinti, da destra, da sinistra, da centro, da sopra e sotto, che noi saremmo i giusti alleati.
Vogliamo ricordare che spesso siamo stati oggetto di aspre critiche, perché i cittadini “non sanno fare politica”, perché senza un simbolo di partito le porte delle alte sfere non si aprono, che se non ci alleiamo con nessuno non andremo da nessuna parte.
Allora in questo gran calderone ci teniamo a dire una cosa, importante: non possiamo essere un approdo sicuro per i partiti che stanno cercando di riproporsi utilizzando le liste civiche per rigenerarsi. Noi vorremmo davvero essere un approdo “SiCuro”, ma per la città. Se noi avessimo avuto come mira la scalata al potere, avremmo già fatto una serie di accordi a partire dalle scorse elezioni. O li avremmo fatti strada facendo.
Ma siccome invece noi pensiamo, mutuando il pensiero del buon Einstein, che la soluzione del problema non possa arrivare da chi il problema l'ha creato, allora dobbiamo rivolgerci a quei cittadini che ritengano CHE ALPIGNANO NON ABBIA BISOGNO DEI PARTITI, per rinascere.
Noi ci siamo costituiti come gruppo politico a gennaio del 2011, appena caduto il governo Andreotti. Ci pareva che tutto stesse andando storto. Eravamo mossi allora dallo stesso livello di indignazione, che dopo cinque anni ancora oggi regna sovrano, alimentato dai continui scandali nei maggiori partiti, che occupando praticamente tutte le strutture del sistema, rendono apparentemente impossibile qualsiasi rinnovamento.

Diverso è il nostro linguaggio, la nostra esperienza politica, i modelli a cui guardiamo. Noi guardiamo alle buone pratiche dei paesi più evoluti, che vorremmo saper imitare, alle capacità di risparmio, alla formazione culturale del cittadino, per migliorare i rapporti con la cosa pubblica.

Alla fine forse anche noi siano condizionati dai pregiudizi e purtroppo pensiamo che “i politici di partito” non saranno mai in grado di liberarsi dalla prassi della caccia al voto. E quindi ci viene il sospetto che del nostro progetto e delle nostre facce pulite interessino solo le apparenze.
Voi che ne pensate?
Discutiamone tutti insieme, in piazza, come si faceva una volta.

Ci troverete, dalle 10 alle 13:
mercoledì 16 dicembre, in Piazza Berlinguer
domenica 20 dicembre, in Piazza Caduti
mercoledì 23 dicembre, in Piazza Berlinguer

Cercheremo di capire se gli alpignanesi riterranno che questo nostro modo di vedere le cose sia quello che più assomiglia alla loro idea, faremo insieme l'appello delle cose fatte da questa amministrazione, confrontandole con il programma “vincente”, e vi parleremo invece del nostro progetto, che è un progetto minimale, che deve ricominciare a fare tutto da capo, proprio perché non possiamo pensare di continuare a scrivere programi incentrati su opere faraoniche. Per noi il ragionamento sulle risorse pubbliche non inizia così.
Noi cittadini per primi dobbiamo impegnarci per questo paese, e chiedere alla politica di pensare a ricostruire UN SISTEMA DI BUONE PRATICHE, A PARTIRE DALLE PICCOLE COSE.

domenica 6 dicembre 2015

COSI' VORREMMO ALPIGNANO




I mercatini di Natale del 2015, qui ad Alpignano, si prospettano desolanti. Che sia il frutto di scelte obbligate dalle ristrettezze economiche, che sia il frutto di mancanza di fantasia o lungimiranza, che sia il frutto di una distrazione su altre emergenze locali, sta di fatto che l'atmosfera natalizia, quest'anno, bisognerà cercarla altrove.
Ma almeno arriva una buona notizia.
Con la fine del 2015 ha finalmente preso vita un progetto a cui noi auspicavamo da tempo, ovvero la nascita spontanea di un comitato di commercianti, che si ponesse l'obiettivo di migliorare l'offerta qualitativa ai cittadini, puntando sulla collaborazione tra amministrazione e gestori delle attività commerciali.
Sin dalla nostra lontana campagna elettorale del 2011 avevamo evidenziato la necessità di una struttura di riferimento, ovvero di una associazione che esprimesse i bisogni attuali del commercio e li traducesse in iniziative e proposte, che sarebbero andate a vantaggio, allo stesso tempo, dei cittadini e dei commercianti.
Alpignano, così come altri comuni, ha avuto una gloriosa tradizione commerciale, che sembra esseri arresa all'apparente inarrestabile “evasione commerciale” verso i centri commerciali e verso la metropoli. Ma è chiaro che è il cane che si morde la coda: più si chiudono negozi, più è difficile creare attrattiva, ma meno è attraente il territorio, meno ci sono investitori disposti a fare una scommessa sul nostro paese.
Che fare?
Noi siamo convinti che il commercio di prossimità, oltre che a garantire un servizio al consumatore, sia una sentinella, con una importante funzione di controllo sociale, ovvero di presidio del territorio. Ce lo ricordiamo ancora, che cosa significhi questo: almeno per chi ancora è figlio degli anni Settanta.
Avevamo raccontato questa nostra visione in un incontro che si è svolto lo scorso gennaio, con diversi commercianti del territorio, per spiegare che ci sono casi-studio che dimostrano che si può ricostituire questa importante funzione. Bisogna adottare alcuni strumenti innovativi, che devono far capo a un'amministazione che abbia voglia di destinare risorse a questo scopo.

Siamo dunque molto felici che i commercianti del centro abbiano fatto il primo passo, che serve per iniziare ad avere degli interlocutori; queste iniziative possono essere guidate solo se da entrambe le parti ci sono soggetti interessati a mettersi in rete.
Oramai sono tantissimi i professionisti e le attività che hanno ben compreso che l'unica via per uscire dalla crisi è quella di “fare rete”, e di non stare ciascuno chiuso a coltivare il proprio piccolo orticello, illudendosi che il proprio successo dipenda dal fallimento degli altri.
Per fortuna sono sempre di più i casi di soggetti che, ben comprendendo le opportunità del fare rete, hanno modificato i loro orizzonti e avviato nuove strutturazioni.
Questa è, a oggi, l'unica strada praticabile.

Il Comitato Commercianti del Centro ha una sua rappresentanza:
Denis Mastrorosa di “Mastro ferramenta”, il Presidente
Antonella Menichetti, di “Caffelatte”, il Vice-presidente
Marinella Galfano, di “Cartando”, la Segretaria
Katia Gugliotta, di “Magica festa”, la Tesoriera.
Lo statuto è già stato depositato, chiunque lo desideri ne può chiedere copia al comune.
Si tratta di un gruppo di commercianti che ruota intorno al fulcro di Piazza Caduti, ma che si spera possa trainare anche i commercianti di altre zone a fare rete.
Alpignano non è certo un territorio omogeneo dal punto di vista commerciale e quindi è normale che le esigenze e le centralità siano diverse. Da questa avanguardia noi ci auguriamo che si sviluppi una rete, le cui esigenze andranno armonizzate. E questo sarà il compito dell'Amministrazione.
L'appello è ora rivolto a tutti i commercianti: di provare a valorizzare questa opportunità.
Perché solo una ricaduta positiva di ciscuno dei nodi della rete permetterà, non solo a questo paese, ma a tutto il sistema, di rialzare la testa e di affrontare l'uscita dalla crisi, che metterà a nudo la debolezza di chi non ha avuto il coraggio di cambiare e premierà chi è riuscito a mettersi al passo con i tempi, che chiedono flessibilità, creatività, condivisione. Sono queste le parole chiave su cui si gioca il futuro.
In bocca la lupo a tutti coloro che hanno dato una speranza in più ai commercianti di Alpignano.
Grazie.

p.s.: le immagini non sono di Alpignano.