Come annunciato nel
post della settimana scorsa, si è svolto ieri sera, venerdì 20
novembre, l'incontro dedicato al tema "Il futuro delle scuole in
Alpignano", organizzato per fare luce su molti aspetti dello
stato di fatto e delle prospettive delle scuole alpignanesi.
Vorremmo chiarire una
volta per tutte CHE LA SCUOLA GRAMSCI NON E' STATA CHIUSA PER
L'AMIANTO.
La scuola è stata
chiusa perché nel progetto del nuovo piano regolatore i terreni su
cui essa è costruita diventeranno edificabili e un nuovo polo
scolastico è previsto che nasca intorno alla scuola Tallone.
Pertanto da quando si
è insediata, la nuova amminstrazione, ha smesso di programmare
manutenzione, perché tanto di quella scuola era prevista la
demolizione.
Noi siamo
d'accordo con il fatto che nuove scuole vengano consegnate alla
nostra città.
Noi non siamo
d'accordo sul fatto che si chiuda una scuola tout court
senza nemmeno aver imbastito prima della chiusura un nuovo
progetto sostitutivo, e senza che questa decisione sia preceduta da
un confronto partecipato.
Per tutti i disagi
che ne conseguono e che si aggraveranno sempre di più, dato il
pessimo stato di manutenzione che caratterizza gli altri plessi, e
dato il ridicolo scenario paventato, di smembramento della scuola
media, noi vorremmo che l'amministrazione investisse su una
rifunzionalizzazione della Gramsci, con i lavori minimi e
necessari per la sua riapertura a partire dal prossimo anno
scolastico. Il tempo è poco e bisogna impegnarsi affinché ciò
avvenga, senza farsi convincere dal fatto che servono così tanti
soldi che è meglio lasciare stare. Perché non è così.
I processi di
adattamento a cui si sta piegando la popolazione studentesca
alpignanese NON SONO A COSTO ZERO. E oltre ai costi economici
si aggiungono gli incalcolabili costi sociali che ne scaturiscono,
che si misurano nel benessere delle persone e nella qualità della
didattica.
Le scuole formano i
futuri cittadini e devono essere all'altezza di questo compito.
La serata si è
conclusa con la raccolta firme, per fare in modo che la scuola
riapra, dal prossimo anno scolastico.
La raccolta firme
continua nella giornata di oggi, sabato 21 novembre e il prossimo
mercoledì, 25 novembre.
Potete
qui di seguito scaricare il documento illustrativo che sintetizza i
passaggi amministrativi, i costi sociali prodotti, la attuale
situazione delle classi e gli scenari più pessimistici, le
soluzioni.
Grazie
a tutti coloro che sono intervenuti e che hanno avuto il coraggio di
superare i pregiudizi che investono tutti coloro che decidono di
muoversi per il bene comune, senza scambiare la nobile arte della
politica per la diffusa attitudine a trascurare la cosa pubblica
considerandola di proprietà dei partiti.
Aiutateci
a divulgare queste informazioni, perché la disinformazione non
permetterà mai un reale cambiamento di prospettiva.
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