domenica 15 novembre 2015

IN RITARDO, COME SEMPRE

Come sempre, e non ce la faremo mai ad abituraci, le risposte non arrivano.
La nostra mozione è stata rigettata: noi volevamo un impegno preciso, e aggiornamento costante su ciò che succede nelle stanze dei bottoni
Se avete letto i post precedenti, a fine ottobre avrebbero dovuto sciogliere le riserve sul destino della scuola Gramsci per il prossimo anno scolastico e, insieme a quello, quello dei bambini, delle famiglie e della didattica.
Quando poi le risposte arrivano, è già talmente tardi, che i cittadini hanno già trovato il modo di arrangiarsi. Per necessità, per disperazione.
Se la scuola Gramsci non riaprirà, come molti ormai sospettano, si sa, molti studenti andranno via.
Se questo, per una comunità che si riconosce nelle nuove generazioni, rappresenterà un grave problema, per l'amministrazione saranno solo costi in meno: meno mensa, meno trasporti, meno riscaldamento... 
In nome di che cosa? Non possiamo dirlo, per evitare una querela.
Noi la scuola Gramsci vogliamo che torni a vivere, perchè metà città ne ha bisogno; e se anche dovessero davvero esserci i mezzi per far nascere il nuovo polo scolastico, nell'attesa che sia realizzato - molti, molti anni - la città non può rimanere scoperta.
Sappiamo che i costi per sistemare la scuola sono piuttosto elevati, ma non così tanto da impedire che qualcosa si possa fare: noi una soluzione ce l'abbiamo, e la vorremmo illustrare a chi pensa che Alpignano non può restare per sempre senza una terza scuola primaria.
Vi aspettiamo VENERDI' 20 NOVEMBRE alle 20.45 all'Oratorio San Martino.
NON MANCATE. 


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